RAGUSA. La gabbia «trappola» per la cattura e la sterilizzazione dei cani randagi è stata posizionata in contrada Bruscè, all' estrema periferia nella città. Un lavoro incessante coordinato dai volontari per fronteggiare una vera e propria emergenza. Migliaia i cani randagi nel territorio. L' ultimo «abbandono», ieri sera dinanzi ai cancelli del canile con cinque cuccioli. Il rifugio sanitario comunale è al collasso. Con tutti gli spazi disponibili oramai saturi. Centoventi cani su una capienza complessiva di sessanta posti disponibili. Senza un piano straordinario di sterilizzazione il fenomeno rischia di assumere proporzioni preoccupanti. Ci sono cani randagi dappertutto e, purtroppo, le aggressioni ai cittadini sono abbastanza frequenti. «L' invito che rivolgiamo ai cittadini è di non abbandonare i cani -spiega Franca Schininà, presidente dell' associazione Aida (associazione difesa animali e ambiente)- Gli animali, senza il loro padrone e senza cibo e acqua, diventano pericolosi e aggressivi. L' abbandono è un reato punito dalla legge. L' articolo 727 del codice penale prevede l' arresto e una pesante ammenda. Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l' arresto fino ad un anno o con l' ammenda da mille a diecimila euro. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI RAGUSA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE