RAGUSA. La Seconda sezione della Corte d’Assise d’Appello ha riformato la condanna all’ergastolo per omicidio inflitta lo scorso anno dai giudici di primo grado al giarratanese Salvatore Impeduglia, 33 anni. In Appello i magistrati hanno condannato l’uomo, che si è sempre professato innocente, alla pena di 21 anni di reclusione. La Corte d’Assise d’Appello ha concesso all’imputato le attenuanti equivalenti alle aggravanti.
Impeduglia è finito sotto processo con l’accusa di avere avuto un ruolo nella morte di Sevastian Andritoiu, il romeno ucciso il 14 gennaio del 2013 in un casolare di contrada Costa Baira a Granieri, nel comune di Caltagirone. Ad ucciderlo a colpi di ascia alla testa, secondo la ricostruzione degli agenti del Commissariato di polizia calatino, è stato un altro romeno: Tomita Vlad, 25 anni (condannato a 15 anni di reclusione con l’abbreviato), spalleggiato per l’accusa da Impeduglia che avrebbe accompagnato l’omicida con la sua Ford Fiesta.
Il giarratanese non ha chiesto riti alternativi. A difenderlo gli avvocati Saverio La Grua, Alessandro Agnello e Flavio Sinatra che hanno concluso le loro arringhe con la richiesta di assoluzione dell’imputato, quantomeno per mancanza di prove di colpevolezza.
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