RAGUSA. Un raddoppio nei costi della bolletta per l'acqua. Una 'scure' che l'Autorità per l'energia ha imposto ai cittadini, e recenti interventi anche della prefettura hanno spinto ad adeguarsi. Un diktat da 4,8 milioni di euro per i ragusani che vedranno lievitare i costi. Su questo tema si è confrontato ieri sera il consiglio comunale che, nel 'gioco delle parti', ha visto contrapposti maggioranza e opposizione. È stato l'assessore Stefano Martorana, che ha conservato la delicata delega alle Risorse economiche, a illustrare la motivazione che ha spinto a una celere approvazione del regolamento alla base del quale c'è proprio la previsione, come previsto dalla legge, di far pagare ai cittadini il cento per cento dei costi del servizio idrico. Costi che a Ragusa si aggirano intorno ai 9,3 milioni di euro, metà dei quali per spese di energia elettrica per il sollevamento. «Un obbligo - ha detto Martorana - che ci proviene dall'Autorità per l'energia e che penalizza gli utenti. Per questo abbiamo avviato delle azioni nei confronti del governo nazionale». Gli interventi dell'opposizione si sono susseguiti con accenti diversi, ma con unico risultato finale: l'aumento del costo per i cittadini è insostenibile. Soluzione? Nessun suggerimento concreto da parte dei vari esponenti della minoranza. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE