RAGUSA. Vertenza alle Poste Italiane ed in particolare per il personale addetto al recapito della provincia di Ragusa. La Cisl-Slp ha proclamato lo sciopero dal 23 aprile al 22 maggio; i lavoratori si asterranno dallo straordinario e dalle prestazioni aggiuntive «per dimostrare che noi, a differenza dell'azienda, non abbiamo abbandonato l'idea di un lavoro produttivo e dignitoso anche per il recapito». Per la Cisl la mobilità, gli esodi, le inidoneità hanno ridotto all'osso l'organico del settore recapito. In un documento sindacale la segreteria dell'organizzazione sindacale scrive: «Ogni giorno in questa provincia ci sono diverse zone scoperte e i portalettere sono costretti all'abbinamento, alla mobilità in altre zone e, pur dando il massimo del loro impegno, sono costretti a lasciare parte della corrispondenza negli uffici, anche perché mai è rispettato l'orario di uscita sottoscritto. Manca personale idoneo anche per l'assegnazione delle zone in titolarità e il sufficiente numero di scorte per le sostituzioni: non è possibile assentarsi dal servizio se i colleghi non garantiscono la copertura dell’area, e questa è ormai la minaccia giornaliera. L'azienda si rifiuta di effettuare, anche in presenza di carenza strutturale, la mobilità provinciale e regionale». La Cisl contesta all’azienda il mancato rispetto degli accordi, il fatto che «applica i capi squadra nelle zone di recapito con implicito demansionamento» e che «non serve per settimane interi quartieri generando interruzione di pubblico servizio» e facendo in questo modo concede vantaggio ai «competitori».