VITTORIA. La città di Vittoria ha dato l'ultimo saluto a Fabrizio Salerno, il giovane di 23 anni morto martedì sera a causa dell'incidente in moto avuto in via Rosario Cancellieri nei pressi di Piazza del Popolo. I funerali si sono svolti ieri pomeriggio nella chiesa Santa Maria Goretti, gremita da parenti, amici e semplici conoscenti. Un lutto che ha colpito l'intera comunità che ha visto spezzarsi un'altra giovane vita a causa di una tragica fatalità.
«È difficile anche per me celebrare questa Santa Eucarestia - ha esordito nella sua omelia padre Andrea La Terra - che per noi cristiani di solito rappresenta un momento di gioia. Quando arriva la morte non riusciamo ad accettarla perché all'improvviso ci toglie per sempre una persona a noi cara. In questa esperienza di dolore, Cristo si accosta a noi. Anche Gesù quando è sceso sulla terra ha sofferto sulla croce e così ogni giorno sopporta le nostre sofferenze insieme a chi perde un proprio caro». Padre Andrea si è poi soffermato sul valore della vita donata da Dio, spezzata all'improvviso. «Quando arriva la morte - ha proseguito - non riusciamo a darle una ragione. Trascorriamo ogni giorno senza pensare che possa arrivare da un momento all'altro. Dobbiamo però pensare che la vera vita è quella eterna che inizia proprio dopo la morte del corpo. Siamo venuti al mondo consapevoli che il Signore ci richiamerà al suo fianco».
Al termine dei funerali gli amici hanno esposto uno striscione con una foto di Fabrizio ed hanno lanciato in aria dei palloncini bianchi ed un cuore mentre il corteo funebre si è spostato presso la sede della protezione civile "Caruano" in contrada Giardinazzo, dove i volontari hanno salutato il loro collega. Intanto si attende chiarezza sulla dinamica dell'incidente. Tra le possibili ipotesi, infatti, ci potrebbero essere una distrazione, un malore o anche un guasto meccanico alla motocicletta. Ad essere fatali probabilmente i forti traumi subiti a livello toracico e cranico. Fabrizio è stato sbalzato dalla sella, impattando contro un albero posto sopra il marciapiede. Inutili i soccorsi immediati operati da una dottoressa e da un infermiere fuori servizio che hanno provato a rianimarlo in attesa dell'ambulanza arrivata poco dopo. Ad intervenire per i rilievi del caso sono stati gli agenti della Polizia Municipale insieme agli agenti della Polizia di Stato.
Fabrizio era un ragazzo parecchio conosciuto e stimato in città: insieme ad uno dei fratelli lavorava presso un bar/pizzeria che si trova in via Milano nei pressi della scuola "Vittoria Colonna", era un volontario di protezione civile, era stato un arbitro di calcio e appassionato di motori e proprio quest'ultima passione ha segnato il suo destino, portandolo via dall'affetto dei suoi cari.
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