RAGUSA. La guardia di finanza di Ragusa ha sequestrato per reati ambientali un'impresa di recupero plastica di contrada Mazara di Vittoria e una cava abbandonata di circa 20mila metri quadrati di contrada Macconi a Marina di Ragusa. Il provvedimento, emesso dal Gip Monica Maggioni, riguarda anche un'area industriale di circa 40.000 metri quadrati adibita, secondo l'accusa, a stoccaggio incontrollato di fanghi, rifiuti speciali e all'illecito smaltimento della plastica dismessa proveniente dagli impianti serricoli. Il rappresentante legale della società, in concorso con altri indagati, è stato denunciato per reati in materia ambientale legati all'illecito smaltimento di rifiuti speciali. Durante l'operazione militari delle Fiamma gialle hanno anche sequestrato tre semirimorchi contenenti rifiuti speciali ancora da smaltire e documentazione. Il materiale così illecitamente smaltito, utilizzato per ricolmare la cava abbandonata, arrecava grave nocumento alle falde acquifere della zona, di conseguenza all'ambiente e alla salute pubblica. L'azienda, il 26 febbraio scorso, era stata sottoposta a un sequestro probatorio, per verificare il rispetto delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni rilasciate, che è stato successivamente annullato dal Tribunale del riesame. Il nuovo provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Gip su richiesta della Procura di Ragusa, è scaturito dagli esiti di ulteriori indagini di militari della guardia di finanza di Ragusa e da accertamenti tecnici dell'Arpa.