RAGUSA. Poco meno di 580 euro a «capo» per un valore di mercato pari a duemila euro. Sono gli indennizzi per gli allevatori «colpiti» dalla brucellosi. Una legge regionale, la numero 12 dell’89, che non è stata più finanziata. Una vicenda paradossale con centinaia di aziende zootecniche «rase al suolo» dalla brucellosi che hanno deciso, loro malgrado, di dismettere in toto l’attività. «Molti imprenditori sono sul lastrico – spiega il presidente della Coldiretti, Gianfranco Cunsolo - gli indennizzi sono assolutamente insufficienti per coprire i danni causati dal mancato reddito aziendale e dalla moria degli animali specie le vacche in lattazione». Sono 1400 i capi bovini macellati infetti da brucellosi, 1468 le aziende controllate e 52 i focolai individuati nel ragusano. Una vera e propria epidemia che, lo scorso anno, aveva creato un vero e proprio allarme tra gli allevatori. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE