POZZALLO. L'ennesima storia di vendita all'asta e di sfratto coatto. Poteva finire nella tragedia l'azione di difesa messa su ieri mattina da Corrado Giuga, proprietario di un capannone venduto all'asta nello scorso mese di ottobre. L'uomo ha atteso l'ufficiale giudiziario, che avrebbe dovuto prendere possesso dell'immobile sito nella zona Asi di Pozzallo, sul tetto del capannone con una tanica di benzina pronto a cospargersi del liquido infiammabile ed a darsi fuoco. Da 158 giorni, da quando cioè il capannone era stato venduto all'asta, Corrado Giuga aveva trasferito in esso la dimora al fine di difendere la proprietà ma aveva ricominciato anche a lavorare nel cantiere per la realizzazione del tratto Rosolini-Modica dell'autostrada Siracusa-Gela al fine di poter racimolare i soldi necessari a poter ottenere un mutuo che avrebbe permesso di ricomperare il capannone dal nuovo acquirente. Ieri mattina polizia e carabinieri hanno fatto da cordone all'ufficiale giudiziario che avrebbe dovuto dare esecuzione allo sfratto. Una significativa azione umana di convincimento intrapresa dal vice questore aggiunto presso la Questura di Ragusa, Giorgio Terranova, e delle altre forze presenti, ha permesso di fare desistere l'uomo. Per lui la proroga di un mese, fino al prossimo 13 aprile, nell'attesa del mutuo.