MODICA. Al termine della camera di consiglio il Tribunale di Ragusa ha condannato alla pena di tre anni e sei mesi di reclusione la modicana Concetta Spadaro, 65 anni, con l'accusa di peculato e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale. Reati che la Spadaro avrebbe commesso ai danni di R.B., 75 anni, della quale era tutrice. La Spadaro, per l'accusa si sarebbe appropriata di circa 3.500 euro attestando con ricevute e fatture false di aver speso la somma in favore della tutelata. Spese sostenute fra il 21 luglio del 2009 e l'8 aprile del 2010 per acquisto di ricariche telefoniche, pen drive, foto e parrucchiere. Il processo si è concluso dopo circa quattro anni di istruttoria e numerosi cambi di collegi. La prima udienza si era tenuta davanti al Tribunale penale di Modica, presidente Antongiulio Maggiore a latere Francesco Chiavegatti e Vincenza Rada Scifo. Poi, con la chiusura del Tribunale di Modica, il fascicolo è approdato al Tribunale di Ragusa dove nel tempo si sono registrati cambi di componenti fino alla sentenza di ieri emessa dal collegio presieduto da Vincenzo Saito, a latere Elio Manenti e Francesco Aprile.