POZZALLO. Dopo quasi un anno di attesa, un minore eritreo, sbarcato a Pozzallo dalla nave militare Spica a maggio dell'anno scorso, è riuscito ricongiungersi a suo fratello maggiore che vive in Svizzera. Le poche informazioni sul familiare fornite dal minore hanno consentito ai poliziotti della sezione "Rifugiati politici" di Ragusa di cominciare a tessere la trama dei contatti per individuare il ragazzo che vive in Svizzera. Grazie anche alla stretta collaborazione della fondazione delle Chiese Evangeliche e del "Relocation desk" di Roma, dopo vari tentativi si è riusciti finalmente a rintracciare il fratello del piccolo migrante. Espletate tutte le procedure per il ricongiungimento tramite l'unità Dublino del ministero dell'Interno e acquisito il parere positivo dell'ambasciata elvetica, l'11 febbraio all'aeroporto di Zurigo i due hanno potuto riabbracciarsi.