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Blitz in città, Donnalucata si scopre a luci rosse

RAGUSA. Il fenomeno delle «case a luci rosse» si sposta sulla fascia costiera della provincia. La prima casa d’appuntamento chiusa dalla polizia nel nuovo anno, infatti, è stata scoperta a Donnalucata. Il proprietario della casa è stato diffidato dal continuare a favorire la prostituzione. In caso di recidiva rischia il sequestro dell’immobile. Anche in questo caso a condurre l’operazione sono stati gli agenti della Squadra mobile, gli stessi che nel 2015 hanno chiuso 15 case «a luci rosse» a differenza delle nove dell’anno precedente.

La Mobile è stata informata da alcuni residenti della zona che avevano notato uno strano via vai nell’abitazione, solitamente disabitata nel periodo invernale. I poliziotti, non appena arrivati in via Micciché notavano subito che dalla porta d’ingresso corrispondente alla casa di prostituzione segnalata, si affacciava una donna come per controllare. Dopo qualche secondo, la porta si apriva completamente e usciva un uomo che si allontanava frettolosamente. Il cliente veniva subito fermato e identificato e contestualmente la polizia entrava nell’appartamento in questione, dove c’era una donna in abiti succinti di circa 40 anni di Santo Domingo (Repubblica Domenicana) e residente a Madrid, in possesso del permesso di soggiorno spagnolo, valido per tutta l’Europa. Su un tavolo vicino alla porta d’ingresso c’era una confezione di preservativi ed altri oggetti utilizzati per pratiche erotiche.

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