COMISO. Un'ombra sul settore delle onoranze funebri a Comiso. L' ultimo attentato, che si è verificato nella notte tra giovedì e venerdì, ha mandato in fumo due vetture, in contrada Giardinello. Sono di proprietà del titolare di un' agenzia di pompe funebri e del figlio. Le due vetture erano parcheggiate l' una accanto all' altra: il fuoco, appiccato forse alla prima vettura, si è propagato alla seconda. Da due giorni, la polizia di Comiso e la Squadra Mobile di Ragusa sono al lavoro perca pire le cause dell' accaduto. Il settore delle pompe funebri, da almeno un quarto di secolo, è scosso da tensioni. Incendi, attentato, esplosioni, ferimenti, episodi intimidatori, come la scritta fatta ritrovare, alcuni anni fa all' interno dell' ospedale e la presenza di alcune "postazioni" all' esterno del nosocomio. Gli ultimi anni sono stati particolarmente difficili e le tensioni e le rivalità non si sono mai sedate. Vent' anni fa si giunse persino ad una chiusura delle agenzie, decisa dalla Prefettura. Attualmente, a Comiso, operano nove agenzie funebri: tre tra queste sono consorziate. La vittima dell' attentato incendiario è una dei soci del consorzio. Le rivalità ruotano anche e soprattutto attorno alle modalità di ge stione ed alla spartizione del mercato. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE