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Vittoria, un «giallo» dietro la fine dell'imprenditore

VITTORIA. Non ci sono segni esterni di violenza. Non ci sono ferite, né contusioni che potrebbero derivare da un intervento esterno. Sono queste le prime risultanze dell'autopsia eseguita ieri pomeriggio a Vittoria sul corpo di Salvatore Iacona, l'uomo trovato cadavere, il 6 gennaio, in un aranceto di contrada Piraino, nella frazione di Quaglio.

L'autopsia è stata eseguita dal medico legale Francesco Coco ma l’esito si conoscerà tra 60 giorni, dopo gli esami istologici. Sembrano esserci pochi dubbi, ormai, sul fatto che l'uomo, 55 anni, è morto per cause naturali. Il sostituto procuratore Francesco Puleio ha concesso il nulla osta ai familiari per i funerali e la sepoltura.

L'autopsia, per il momento, sembra escludere la morte violenta, ma non cancella i mille interrogativi di questa vicenda. Resta da capire come l'uomo, che aveva problemi fisici, non guidava e non aveva un'auto, abbia raggiunto la zona di Quaglio, notoriamente fuori dal raggio d'azione dei residenti vittoriesi.

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