Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Teneva segregata la compagna diciottenne e il figlio: un arresto a Vittoria

È l'accusa contestata a un tunisino di 38 anni, bracciante agricolo, che è stato arrestato da carabinieri di Vittoria per sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia, percosse e minacce aggravate e continuate

VITTORIA. Prigionieri in casa: porta chiusa con catena e catenaccio e niente telefoni per comunicare con l'esterno. I 'prigionieri' - liberati dai carabinieri della compagnia di Vittoria - sono una romena di 18 anni segregata, assieme al loro figlio di sei mesi, dal suo convivente: un bracciante agricolo di 38 anni, tunisino, che è stato arrestato per sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia, percosse e minacce aggravate e continuate.

Il suo 'carceriere' la giovane lo aveva conosciuto due anni prima nelle campagne in cui lavoravano. Nonostante i 20 anni di differenza di età hanno deciso di avviare una relazione. Col passare del tempo l'uomo è diventato possessivo e geloso, e in particolare dopo la nascita del loro bambino, al punto di costringere la giovane a lasciare il lavoro e a non uscire più di casa. Prima di andare al lavoro la chiudeva in casa, serrava la porta d'ingresso con un grosso catenaccio, e con minacce fisiche e psicologiche le aveva imposto il divieto di affacciarsi dal balcone e dalla finestra dell'abitazione, al secondo piano di un palazzo di Vittoria.

Limitati anche i contatti con i familiari della romena, che, potevano avvenire soltanto alla presenza del tunisino. La 18enne per paura di ritorsioni non ha avuto la forza di denunciare quanto accaduto per due anni tra le mura domestiche. Ma dopo l'intervento dei carabinieri di Ragusa, che avevano avviato indagini dopo una segnalazione anonima su una donna e un bambino segregati nel centro di Vittoria, in caserma ha ricostruito la sua 'prigionia' e i momenti di violenza fisica e psicologica subiti.

I carabinieri hanno arrestato il 38enne mentre era al lavoro e, su disposizione del sostituto procuratore di Ragusa, Francesco Riccio, lo hanno condotto in carcere.

Caricamento commenti

Commenta la notizia