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Società in bancarotta, l’amministratore indagato a Ragusa

Chiesto dal sostituto procuratore Puleio il rinvio a giudizio nei confronti di Giuseppe Geraci. Sarebbero state rilevate passività per un milione e 200 mila euro

RAGUSA. La Procura di Ragusa ha chiesto il rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta continuata ai danni di Giuseppe Geraci, 53 anni, nato ad Udine, amministratore della cooperativa sociale N.C.S. con sede legale a Ragusa, messa in liquidazione coatta amministrativa il 19 ottobre del 2012 con decreto dall’assessore regionale delle attività produttive emesso in pari data.

La richiesta è stata avanzata dopo le indagini svolte dalla Guardia di Finanza della tenenza di Pozzallo a cui sono state delegate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modica, ufficio giudiziario nel settembre del 2013 accorpato a quello di Ragusa, adesso titolare del fascicolo.

Secondo le accuse Geraci avrebbe «occultato, dissimulato, distrutto e dissipato i beni della società, e segnatamente le disponibilità liquide della cooperativa, attraverso prelievi personali di denaro, per contanti e tramite titoli di credito emessi all’ordine «me stesso» privi di alcuna giustificazione per 188.245 euro per il 2005, di 179.848 euro per il 2006 e di 110.200 euro per il 2007, da due conti correnti intestati alla cooperativa aperti presso la filiale di Ispica della banca Intesa San Paolo.

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