COMISO. Le indagini sono alla stretta finale. La polizia avrebbe già individuato l’uomo che, all’alba del 24 dicembre, ha appiccato il fuoco nell’ufficio Protocollo del comune di Comiso e nella stanza utilizzata dai messi.
«L’identificazione dell’autore del gesto delittuoso è alle strette finali», spiegano gli inquirenti. L’uomo, dell’età apparente di 40 o 45 anni, ha agito con il volto coperto, per evitare di essere individuato dalle immagini di videosorveglianza all’esterno dell’edificio (l’ex Oratorio di San Filippo Neri) ma, una volta all’interno, si è sfilato il fazzoletto dal volto. Con un accendino ha fatto luce sulle targhe situate sulle porte, segno che sapeva dove colpire, ma che non conosceva i luoghi.
Ha verificato che le stanze fossero quelle giuste, ha sfondato le porte che conducono alle due stanze dell’ufficio Protocollo, ha gettato sul pavimento la benzina ed ha appiccato il fuoco. Il suo volto è visibile, nel giorno di Natale, la Polizia ha diffuso le immagini delle telecamere esterne e di quelle interne, insieme ad un fermo immagine che consente di vedere nitidamente il volto dell’uomo.
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