NOTO. Il vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò, ha diffuso il messaggio natalizio con un video postato anche nella pagina facebook della diocesi. «L'evento del Natale - dice il presule - è chiaro: il verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi. L'incarnazione dice il venire di Dio, lo stare di Dio tra noi. Una presenza non accomodante quella di Dio, dunque scomoda. Epperò una presenza umanizzante, se ci scomoda lo fa da condizioni di alienazione umana». Monsignor Staglianò ha evidenziato una serie di verbi. «Il venire, lo stare di Dio in mezzo a noi. L'uscire. Che richiama la conversione del cuore, della mente, della volontà, della sensualità e della sessualità». E ancora il verbo annunciare, coniugato in maniera concreta, non solo a parole. Richiamando un tema molto caro a Papa Francesco, monsignor Staglianò parla dell'importanza dell'attuare di forme concrete di vicinanza agli altri: «Forme concrete nell'andare al pascolo, compromettendosi, sporcandosi le mani per le strade degli uomini». E poi educare, ponendo "davanti ai giovani il modello del maestro di Nazareth". Trasfigurare: «Questo verbo lo coniuga Gesù personalmente in noi. Gesù promette che splenderà nell'uomo il divino che lo abita». Monsignor Staglianò si sofferma su questo aspetto: «Manifestare quanto è grande l'uomo che vive nell'amore di Dio. Abbiamo sempre saputo che Gesù a Natale mostra la bellezza di Dio. Ora dobbiamo sapere che a Natale Gesù chiede di riconoscere la bellezza dell'umano nell'uomo, di ogni uomo, riconoscendo la bellezza dell'umano che anzitutto è in Lui».