RAGUSA. Dopo quasi cinque anni di sofferenze, poco prima delle 17 di ieri, è arrivata la sentenza che aspettava: assolto con formula piena. Il fatto non sussiste. La sentenza è stata emessa dal Tribunale collegiale dopo circa tre ore di camera di consiglio. Sul banco degli imputati un ragusano di 71 anni accusato di violenza sessuale (per il codice scatta questo reato anche con una carezza audace) ai danni delle figlie di 43 e 36 anni.
L’uomo ha cercato di trattenere il pianto e voleva quasi applaudire dopo avere sentito in aula il presidente Ignaccolo pronunciare la parola assolto. Il pubblico ministero Andrea Sodani, nel primo pomeriggio di ieri, aveva concluso la requisitoria chiedendo la condanna dell’uomo alla pena di sei anni di reclusione. La parte civile, oltre alla condanna nei termini di legge, aveva chiesto un risarcimento danni pari a 750 mila euro.
La discussione è arrivata al termine di oltre tre anni di udienze, nel corso delle quali più volte è cambiato il collegio giudicate. Nel corso dell’ultima udienza davanti al Tribunale collegiale (presidente Vincenzo Ignaccolo, a latere Ivano Infarinato ed Eleonora Schininà) è stata sentita la moglie dell’imputato. La mamma delle due donne che si sono costituite parte civile tramite l’avvocato Enrico Platania, ha detto in aula di non avere avuto sentore di nulla. Nel corso delle udienze dedicate alla fase istruttoria sono state sentite una compagna di scuola della donna più grande ed un ex insegnante delle due signore. I fatti sono stati denunciati dalle due donne nel 2010 alla Polizia di Stato e si sarebbe registrati fino a quella data. L’incidente probatorio risale al febbraio del 2011.
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