Ragusa

Sabato 23 Novembre 2024

Loris, contestata la premeditazione: rito abbreviato per Veronica

RAGUSA. La Procura di Ragusa ha contestato la premeditazione nell'omicidio di Loris Stival alla madre Veronica Panarello. L'aggravante è stata depositata al gup a Palazzo di giustizia di Ragusa. La contestazione è stata mossa dal procuratore Carmelo Petralia e dal sostituto Marco Rota. Abbreviato condizionato a perizia psichiatrica: è il rito con cui sarà giudicata Veronica Panarello, la donna accusata di aver ucciso il figlio Loris di 8 anni. Lo ha deciso il gup di Ragusa, Andrea Reale, accogliendo la richiesta del legale della donna, l'avvocato Francesco Villardita. La prossima udienza davanti al gup, che sarà la prima del processo, è previsto si tenga il 14 dicembre per il conferimento dell'incarico ai periti medico-legali. L'udienza sarà subito rinviata con i tempi fissati dal giudice per la consegna della relazione psichiatrica e sarà dunque subito aggiornata. «Veronica Panarello è tranquilla, la scelta del rito abbreviato condizionato è stata fatta con lei ed è stata pienamente condivisa». Lo ha detto il suo avvocato, Francesco Villardita, dopo la decisione del gup di concedere il rito alternativo. "Credo che Veronica non abbia ucciso Loris, sono superconvinta che non abbia assassinato suo figlio". Lo ha detto Antonella Stival, zia dell'imputata, sottolineando che la sua è una "vicinanza come un atto dovuto oltre ogni ragionevole dubbio". "Neanche i cani si abbandonano - ha aggiunto - e quindi neanche gli esseri umani quando sbagliano. La sua nuova verità? No lo so, forse è uscita fuori di testa, ma se così fosse avrà il mio sostegno ancora più forte. Il nostro obiettivo è cercare la verità e fare in modo che Loris abbia giustizia. Io faccio solo la zia e credo soltanto in Dio e non nelle bugie umane". "E' vero, Veronica nei mesi scorsi durante un colloquio in carcere ci aveva parlato dello zainetto di Loris, e noi, stupefatti da questa richiesta, siamo andati a cercarlo facendo il percorso che ci aveva indicato". Così Antonella Stival, zia della donna imputata per l'omicidio del figlio, ai giornalisti davanti al Palazzo di Giustizia di Ragusa mentre è in corso l'udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio del'imputata. "Se lo avessimo trovato - ha aggiunto - non lo avremmo preso ma avremmo chiamato la magistratura. Anche noi ci siamo incuriositi alla richiesta di Veronica e alla nostra domanda su perché avremmo dovuto cercare lo zainetto lei ci ha detto: 'Perché cercano di incastrarmi'".

leggi l'articolo completo