SANTA CROCE CAMERINA. Un anno fa il corpo di Loris Stival veniva trovato nel canalone. Oggi la sua scuola lo ha ricordato con una canzone a lui dedicata, dal titolo "Ricordo", scritta e musicata dalla preside, Giovanna Campo. Nel plesso "Falcone Borsellino", frequentato da Loris, si è svolta una breve cerimonia: una targa è stata affissa davanti all'ingresso della classe in ricordo del bambino trovato morto alle 17 di un anno fa nel canalone di contrada Grotte, nei pressi del Mulino vecchio, a due chilometri da Santa Croce Camerina. Sulla targa c'è scritto: "Il nostro pensiero vola a te, al tuo dolce sorriso. Il vivo Ricordo, se non cancella il dolore, ci consente di pensarti né spento né lontano, ma vicino a noi, al sicuro nei nostri cuori dove continui a giocare e a sorridere. Per sempre!". Alla cerimonia hanno preso parte il prefetto Annunziato Vardè, il questore Giuseppe Gammino, il comandante provinciale dei carabinieri, tenente colonnello Sigismondo Fragassi, il sindaco di Santa Croce Camerina Franca Iurato e di Vittoria Giuseppe Nicosia. In prima fila il papà di Loris, Davide Stival, insieme ad alcuni familiari e all'avvocato Daniele Scrofani. Un coro della scuola, formato da un gruppo di alunni, docenti e genitori ha eseguito la canzone "Ricordo". Poi i bambini hanno ricordato Loris con alcune frasi scritte da loro. "Prima di organizzare questa manifestazione commemorativa - ha spiegato la dirigente scolastica - ho voluto informare il padre di Loris. Senza il suo permesso non mi sarei sentita di portarla avanti. Lui invece ha gradito molto l'idea di ricordare il suo piccolo con un canto. La sua presenza questa mattina mi ha riempito il cuore di gioia perché vuol dire che ha creduto nel nostro voler ricordare, con amore, il suo bambino". Dopo la cerimonia, i bambini, partendo dalla scuola, con in mano una rosa bianca, si sono diretti in fila verso la Chiesa, accompagnati dai docenti e dai genitori. La messa è stata celebrata dal parroco, don Angelo Strada. Ieri i bambini della classe di Loris, che oggi frequentano la quarta elementare, si erano recati al cimitero per deporre un fiore sulla tomba del loro compagno. Per l'omicidio di Loris si trova in carcere la mamma, Veronica Panarello, arrestata il 9 dicembre 2014, dieci giorni dopo il delitto. MANIFESTI NEL CANALONE. Nel canalone del vecchio Mulino dove proprio un anno fa è stato ritrovato il corpo privo di vita del piccolo Loris, oggi sono comparsi due manifesti per ricordarlo. Uno a firma della madre, Veronica Panarello, che ha confessato nei giorni scorsi di aver 'posato' il corpo esanime del figlio nel canalone e un altro a firma del nonno materno, Ciccio. "Cucciolo di mamma. Sono passati 12 lunghi interminabili mesi - scrive Veronica Panarello, accusata dell'omicidio del figlio - e non passa ora, minuto e attimo in cui penso a quando eravamo felici, a come giocavamo insieme, quando correvi e venivi in braccio a me e tutto felice mi riempivi di baci ed io ti abbracciavo forte forte. La tua mancanza si fa ogni giorno più atroce, non vivo più da quel maledetto 29 novembre... la mia vita ha finito di esistere per sempre. Prego la Madonna, lei che è la nostra mamma, la mamma di tutti gli uomini, di darmi la forza di andare avanti in questo mio calvario e prego soprattutto per te, amore mio, di essere sempre vicino a me, a Diego e al tuo papà. Ti amo di un bene infinito: la tua mamma!". Anche il nonno Ciccio Panarello scrive a suo nipote un messaggio intitolato 'Una preghiera per Loris'. "Il 29 novembre - si legge - sarà un anno che non ci sei più, piccolo Loris, ti hanno strappato alla vita, ti hanno strappato a noi tutti che ti abbiamo sempre amato di un amore immenso. Mi manchi tanto, mi manca il tuo sorriso, il tuo sguardo birbante, mi mancano i tuoi abbracci e i bacini che mi davi quando venivo a casa a trovare te, Diego, la mamma e papà".