Ragusa

Sabato 23 Novembre 2024

Modica, la testimonianza dei netturbini "vessati"

RAGUSA. Con la testimonianze dei dieci testi citati dal pm Monica Monego è entrato nel vivo il processo davanti al Tribunale di Ragusa nei confronti dei titolari dell’impresa ecologica che gestisce il servizio di igiene ambientale a Modica, Giorgio e Giuseppe Puccia, 66 e 45 anni, difesi dall’avvocato Mario Caruso, e di un assistente della società, Giovanni Baglieri, 59 anni, difeso dall’avvocato Salvo Maltese. Sono quattro le parti che si sono costituite, tutti operatori ecologici patrocinati dagli Orazio Maggio, Piero Sabellini, Antonio Giannone e Loredana Calabrese. Tutti i testi, dipendenti o ex dipendenti della ditta Puccia, hanno confermato il clima che si respirava all’interno dell’azienda. Molti di loro hanno detto di essere stati invitati a cancellarsi dal sindacato. Quale? ha chiesto il presidente Vincenzo Saito. La Cgil hanno risposto gli operai, due dei quali hanno riferito di essere sotto cura per lo stress subito mentre lavoravano nel cantiere di Modica. «L’impresa Puccia voleva fare bella figura dopo essere subentrata alla Busso - ha detto uno di loro - però ci stressavano con continui controlli nei posti di lavoro e ci chiedevano turni doppi ma senza pagarci lo straordinario. Lo stipendio lo abbiamo sempre preso regolarmente anche se ci venivano tagliati 2-3 o anche 10 euro, soprattutto se chiedevamo il pagamento in contanti. Poi, dopo la nostra denuncia abbiamo ricevuto lo stipendio senza ritocchi».

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