MODICA. La prima sezione penale della Corte d’Appello di Catania ha confermato la sentenza di primo grado a due anni di reclusione emessa dal Tribunale di Ragusa il 27 gennaio 2014 nei confronti di Carolina Corallo, legale rappresentante dell’azienda «Occhipinti e Corallo», specializzata nella lavorazione della pietra, che ha sede tra i territori di Modica e Ragusa.
Per la condanna anche le parti civili; la moglie ed i figli dell’operaio; la mamma, due sorelle ed un fratello. L’imputata dovrà risarcire i familiari della vittima, Orazio Linguanti, in sede civile. I giudici al momento hanno liquidato una provvisionale pari a 30 mila euro, oltre alle spese. Nel corso dell’istruttoria hanno testimoniato anche la mamma e la sorella dell’operaio morto, affermando in aula che il loro congiunto, assunto come autista, da qualche tempo era adibito anche ad altre mansioni e questo lo infastidiva.
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