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L’operaio morto in cantiere a Modica: una condanna

Confermata in appello la sentenza nei confronti della legale rappresentante dell’azienda per cui lavorava Orazio Linguanti. L’incidente avvenne nel 2008

MODICA. La prima sezione penale della Corte d’Appello di Catania ha confermato la sentenza di primo grado a due anni di reclusione emessa dal Tribunale di Ragusa il 27 gennaio 2014 nei confronti di Carolina Corallo, legale rappresentante dell’azienda «Occhipinti e Corallo», specializzata nella lavorazione della pietra, che ha sede tra i territori di Modica e Ragusa.

Per la condanna anche le parti civili; la moglie ed i figli dell’operaio; la mamma, due sorelle ed un fratello. L’imputata dovrà risarcire i familiari della vittima, Orazio Linguanti, in sede civile. I giudici al momento hanno liquidato una provvisionale pari a 30 mila euro, oltre alle spese. Nel corso dell’istruttoria hanno testimoniato anche la mamma e la sorella dell’operaio morto, affermando in aula che il loro congiunto, assunto come autista, da qualche tempo era adibito anche ad altre mansioni e questo lo infastidiva.

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