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Tragico schianto sulla Pozzallo-Ispica, una condanna

POZZALLO. Ha patteggiato la pena pari a quattro anni e quattro mesi di reclusione il muratore ispicese Vincenzo Franza, arrestato dai carabinieri il 31 maggio scorso per guida in stato di ebbrezza, omissione di soccorso, omicidio colposo e lesioni gravissime dopo aver travolto inconsapevolmente due ragazze mentre era alla guida della propria autovettura Peugeout 205 alle 4 del mattino sulla litoranea Pozzallo-Ispica.

La pena concordata tra l’avvocato Giovanni Favaccio ed il pubblico ministero Francesco Puleio è stata applicata dal gup del Tribunale Andrea Reale. Con il patteggiamento della pena è stata esclusa la parte civile rappresentata dagli avvocati Salvatore Poidomani e Raffaele Pediliggieri. Franza al momento rimane ristretto ai domiciliari.

Nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al Gip Claudio Maggioni, l’imputato si era detto profondamente addolorato. Dopo qualche giorno una delle ragazze, Valeria Cannata, 28 anni, pozzallese, è morta al reparto di rianimazione del «Maggiore» di Modica dove era arrivata in condizioni disperate mentre la coetanea e concittadina S.C., ricoverata nello stesso ospedale, ma in ortopedia, è stata dimessa e giudicata guaribile in 40 giorni per varie fratture. Valeria Cannata abitava a Pozzallo con i genitori e lavorava come commessa in un negozio di abbigliamento del centro.

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