VITTORIA. Dopo l'arresto di Claudio Cicciarella, compiuto una settimana fa dagli uomini della Squadra Mobile e del Commissariato all'interno della sala giochi «Royal Club» - dove sono stati rinvenuti una busta piena di cocaina, un bilancino di precisione e settecentocinquanta euro in contanti - il circolo privato di via Roma è finito nel mirino della polizia.
Ieri il questore Giuseppe Gammino ha firmato due provvedimenti amministrativi che assestano un duro colpo al locale, che secondo gli inquirenti era diventato base operativa dello spaccio e ritrovo abituale di pregiudicati locali e stranieri.
Gammino ha revocato la licenza per l'installazione di videopoker all'interno del «Royal Club» ed ha sospeso per quindici giorni la licenza di somministrazione di alimenti e bevande.
«I provvedimenti, che hanno natura cautelare - spiegano dalla Questura - si sono resi necessari per sradicare una situazione di illegalità determinatasi, oltre che per la commissione del reato da cui è scaturito l'arresto, anche perché il circolo di via Roma era diventato crocevia dello spaccio di droga e luogo di ritrovo di pregiudicati dediti alla consumazione di vari illeciti penali (lo stesso Cicciarella, la sera 15 dicembre 2014 era stato visto parlare con Michele Brandimarte, di lì a poco ucciso, e con l'assassino, ndr). Da ciò la necessità di impedire il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale ed evitare che il persistere dell'apertura del circolo potesse causare condizioni pregiudizievoli all'ordine e alla sicurezza pubblica».
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