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Arrestati due presunti scafisti a Pozzallo

POZZALLO. La polizia di Ragusa ha fermato i 18enni Lamin Manneh, gambiano, e Lamine Diouf, senegalese, accusati di essere gli scafisti di uno sbarco di 128 persone, avvenuto ieri pomeriggio a Pozzallo. I migranti erano stati salvati poche ore prima a largo delle coste libiche, erano a bordo di un gommone in pessime condizioni. Provengono da diversi paesi, in parte sono stati ospitati presso il Cpsa di Pozzallo, altri sono stati subito trasferiti in centri in altre zone d'Italia.

Nei giorni scorsi due 18enni gambiani, Lamin Saidi, e Lamin Fidi, e un eritreo di 22, Sami Birhani, sono stati fermati dalla Polizia di Stato a Siracusa per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina nell'ambito delle indagini per risalire ad alcuni degli scafisti dello sbarco di 667 migranti avvenuto nei giorni scorsi nel porto commerciale i Augusta. Il fermo è stato eseguito da agenti in servizio all'Ufficio di Polizia di Frontiera Marittima, personale del Gruppo interforze di contrasto all'immigrazione clandestina e ad altre forze di polizia.

Inoltre, altri due extracomunitari, Gibou Chorr, di 23 anni, originario del Gambia, e Ibrahim Sawaneh, di 30, originario delle Sierra Leone, sono stati fermati dalla Polizia di Stato di Siracusa per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina nell'ambito delle indagini sullo stesso sbarco. Il fermo è stato operato da agenti della Polizia di Stato in servizio all'Ufficio di Polizia di Frontiera Marittima, personale del Gruppo interforze di contrasto all'immigrazione clandestina e da altre forze di Polizia.

Qualche giorno fa un altro presunto scafista è stato fermato dagli agenti della polizia di Stato nell'ambito delle indagini avviate in seguito allo sbarco di 105 migranti avvenuto ad Augusta. In manette è finito Soulaiman Kante, di 22 anni, originario del Gambia. Il giovane dovrà rispondere di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il fermo è stato eseguito dalla polizia di Stato, in servizio alla Frontiera Marittima di Siracusa, insieme a personale del Gruppo Interforze Contrasto Immigrazione Clandestina della Procura di Siracusa e ad altre forze di polizia

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