RAGUSA. Viabilità, Ztl a Punta Secca e acqua. Un "ammonimento" di monsignor Carmelo Ferraro, arcivescovo emerito di Agrigento, che non è passato di certo inosservato. L’arcivescovo durante l’omelia, nella tradizionale festa della Madonna di Tindari, a Punta Braccetto, ha chiamato alle proprie responsabilità la classe politica su un problema che sembra non avere fine.
Un esplicito riferimento ai problemi della viabilità, legati alla festa che si svolge ogni a Punta Braccetto, con via dei Canalotti occupata dalle bancarelle e ai cronici problemi dell’allaccio alla rete idrica nel territorio di Ragusa.
«E’ inammissibile che una borgata turistica importante come Punta Braccetto non sia dotata tutt’oggi della rete idrica e fognaria - ha detto monsignor Ferraro -. La politica dovrebbe essere al servizio della gente e tutelare i bisogni primari e essenziali come l’acqua che rappresenta un bene pubblico e comune. I cittadini sono stanchi di anni di attese e promesse su promesse che non si concretizzano mai».
Monsignor Ferraro durante l’omelia ha parlato anche della Ztl a Punta Secca. «Non si può utilizzare il potere spendendo 50.000 euro per una telecamera a Punta Secca, andare a fotografare la gente e fargli pervenire le multe fino a casa. Questo è utilizzo improprio di potere. Il mandato ricevuto dalla gente non prevede tutto ciò, il potere va utilizzato per il bene comune». Al termine della messa il sindaco di Santa Croce, Franca Iurato, visibilmente adirata, si è sfilata la fascia tricolore di rappresentanza.
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