RAGUSA. Un infarto. Questa la causa della morte, avvenuta giovedì sera poco dopo le 20, del cane Ettore che da tre anni viveva nella borgata di Donnalucata. Quasi una copia del cane Italo che, dopo aver trascorso parecchi anni della sua vita nel centro storico della città barocca, era morto per una grave insufficienza renale. Ettore, anch'egli meticcio e randagio color nocciola, aveva gli stessi modi di fare di Italo la cui storia ha ispirato l'omonimo film di Alessia Scarso. All'angolo fra via Sanremo e via Lido Ogni mattina, alle 7, attendeva che tutti i ragazzi salissero sul pulLman per raggiungere le scuole di Scicli e di Modica. Accertatosi che nessun ragazzo rimanesse fuori, passava alla seconda parte della sua mattinata. Puntuale davanti alle scuole della borgata per seguire l'ingresso degli alunni e per assisterne l'uscita. Nell'attesa si dilettava nei suoi impegni quotidiani: una capatina al mare per un bagno quando le acque dello specchio donnalucatese non erano troppo fredde; il giro per le macellerie della borgata con la speranza di poter "guadagnare" qualche boccone e lo stesso nelle gelaterie, nelle pasticcerie, nei negozi alimentari, nelle pizzerie, nei ristoranti. Abitudini, queste, che rispettava da alcuni anni fra la curiosità degli abitanti e dei turisti e dei villeggianti nei mesi estivi. Una fotocopia di Italo: stesse abitudini, stessa mitezza, stessa voglia di farsi coccolare da chi ne avesse voglia. Per anni ha vissuto così: amato e curato da chi non voleva si ammalasse. In molte occasioni, visto quanto accaduto al cane Italo nella vicina Scicli, chi ha avuto a cuore le sue sorti ha chiesto che venissero rispettate delle regole per evitare che il randagio mangiasse ogni cosa rischiando di ammalarsi. Agli appelli sono seguiti le restrizioni alimentari che hanno permesso di evitare patologie renali ma non hanno salvato il suo cuore che giovedì sera si è fermato per un infarto secondo quanto accertato dal veterinario chiamato in via Settembrini dove il cane si è accasciato morente. Da ieri è stata aperta una sottoscrizione presso la pizzeria Regina Margherita, gelateria Blue Moon, pasticceria Tentazioni di zucchero, casalinghi Essenzialmente, Farmacia di Donnalucata, per la realizzazione di una lapide commemorativa presso l'area giardinata del Palazzo Mormino; il resto sarà devoluto all'Aida per l'aiuto dei randagi.