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Concessione negata a un resort, il Tar dà ragione al Comune

RAGUSA. La recente sentenza del Tar che conferma in toto la linea del Comune di Ragusa in merito alla vicenda Randello al centro di una conferenza stampa indetta, ieri mattina, dall'amministrazione comunale di Ragusa. La questione è relativa alla concessione al Donnafugata resort per la zona di Randello - autorizzazione data dalla Regione e non dal Comune che l’ha negata - per la installazione di strutture nei fatti permanenti e non amovibili. Al Comune era stato chiesto anche un maxi risarcimento di un milione di euro per quel diniego, ma il Tar ha dato ragione a Palazzo dell'Aquila.

Presenti all'incontro con la stampa il sindaco, Federico Piccitto, gli assessori Salvatore Corallo e Antonio Zanotto, il presidente del consiglio, Gianni Iacono, il legale di Palazzo dell'Aquila, Sergio Boncoraglio, il dirigente Marcello Dimartino e alcuni funzionari. È stata confermata la «correttezza e la coerenza» del Comune.

Il sindaco ha citato poi alcuni commenti su social network con critiche nei confronti dell'amministrazione. «Ogni atto del Comune è stato chiaro e trasparente. Abbiamo dato il diniego, abbiamo trasmesso al consiglio comunale il nuovo piano di utilizzo del demanio che - a differenza di quello del 2009 - non prevede alcuna possibilità di stabilimento a Randello. Abbiamo negato la possibilità di posizionamento di un autobar nella zona, con un atto d'indirizzo abbiamo stabilito che non possa esercitarsi il commercio itinerante in quella zona».

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