POZZALLO. F. D. F., di 45 anni, ex maresciallo della capitaneria di Porto di Pozzallo, è stato arrestato dalla polizia perchè deve scontare 5 anni e 10 mesi di carcere per corruzione, uso di atto falso, truffa aggravata, incendio doloso e minacce gravi.
L'arresto è stato compiuto da agenti della squadra mobile di Ragusa dopo che la Cassazione ha dichiarato inammissibile il suo ricorso. Nel 2002 mentre era in servizio alla Capitaneria di porto, avrebbe falsamente attestato di aver distrutto il corpo di reato, un natante, che era poi stato trovato perfettamente funzionante.
Il maresciallo era stato congedato dalla Capitaneria. L'uomo fu arrestato qualche anno dopo con l'accusa di far parte di un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe mediante falsificazione di documenti (carte d'identità e patenti di guida). Dopo l'arresto avrebbe anche minacciato di morte un suo superiore perchè reo, a suo dire, di averlo denunciato e di aver collaborato con la polizia.
Nel 2006 avrebbe fatto parte di un'associazione a delinquere finalizzata al commettere truffe mediante la corruzione di pubblici ufficiale del Comune di Pozzallo. Nello stesso anno i colleghi della Capitaneria lo avevano colto in flagranza mentre tranciava dei cavi per l'alimentazione di uno stabile adibito al soccorso dei migranti e successivamente mentre nottetempo forzava la cassaforte del comando per consultare atti classificati.
Per commettere i reati il militare si faceva aiutare dalla moglie, più volte anch'ella condannata. L'uomo era stato anche sottoposto, su proposta del questore di Ragusa, al regime di sorveglianza speciale. Al momento dell'arresto, avvenuto nella sua abitazione, l'ex maresciallo ha chiesto di essere portato in carcere in una cella singola perchè non voleva stare con altri detenuti temendo per la sua incolumità. La Polizia ha però reso noto che il trattamento sarà identico a quello degli altri detenuti.
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