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Modica, la ditta Puccia e la Fp-Cgil sono ai «ferri corti»

MODICA. Una lunga lettera per denunciare presunte vessazioni imposte ai lavoratori iscritti alla Fp-Cgil dall'impresa ecologica, Giorgio Puccia, che gestisce da 7 anni con ordinanza sindacale, il servizio di igiene ambientale in tutto il territorio comunale. La nota è a firma del segretario provinciale della Fp-Cgil, Giovanni Lattuca, e indirizzata alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Ragusa. Lattuca nella sua missiva elenca una serie di episodi: «licenziamenti a raffica, lavoratori sospesi per decine di giornate dal lavoro e dalla retribuzione; mancata fornitura degli indumenti di lavoro estivi e degli attrezzi per togliere le erbacce e dipendenti non sottoposti a visita medica e vaccini da circa un anno».

«La pazienza e la sopportazione - scrive Lattuca - hanno un limite. Lunedì scorso un nostro iscritto è rientrato al lavoro dopo un intervento chirurgico subito alla spalla. La ditta non lo ha accompagnato nella zona di spazzamento di sua pertinenza e gli ha imposto di utilizzare la sua auto. Questo è l'ennesimo episodio che ci impone l'intervento delle autorità competenti per mettere fine a tale comportamento».

Il titolare della ditta smentisce le accuse e chiarisce che ad essere oggetto di vessazione da parte della Cgil è l'impresa. «Sono stanco di subire queste accusa - dice Puccia - che non hanno riscontro nella realtà. Non nego che il lavoratore ha raggiunto il posto di spazzamento di sua pertinenza con la propria auto perché entro i 20 chilometri da contratto, escluso per chi si occupa di scerbatura che utilizza il mezzo dell'azienda, deve utilizzare il proprio mezzo. Nel contratto infatti è previsto un rimborso per le spese del carburante. Oltre i 20 chilometri la ditta mette a disposizione i mezzi aziendali. Smentisco la questione dei vestiti estivi e degli attrezzi da lavoro così come la mancata visita medica e vaccinazione. Sul licenziamento ribadisco quanto ho già ripetuto più volte, se siamo arrivati a tanto lo abbiamo fatto dopo una serie di richiami non ascoltati dal dipendente. Annuncio che risponderemo a tali accuse tramite il nostro legale».

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