RAGUSA. Le costruzioni abusive lungo la fascia costiera che sono risultate non sanabili devono essere demolite. Il sollecito era arrivato ai Comuni con una circolare del Dipartimento urbanistica della Regione nel luglio dello scorso anno. La circolare prevedeva "l'obbligo di effettuare interventi repressivi riguardo gli abusi edilizi: l'opera abusiva non sanabile deve essere prioritariamente demolita".
Un mese fa una nuova disposizione dalla Regione: "Nei confronti dei proprietari che non eseguono l'ingiunzione di demolizione deve essere irrogata una sanzione da 2.000 a 20.000 euro, mentre i responsabili della mancata o ritardata emanazione della sanzione sono soggetti a provvedimenti di natura disciplinare ed erariale, oltre che eventualmente di natura penale".
Legambiente aveva già sollecitato il Comune. Ora chiede alla Regione di "nominare un commissario ad acta per mancata emissione dei provvedimenti repressivi e sanzionatori in maniera di abusivismo edilizio".
Il commissario dovrebbe predisporre la "delibera da sottoporre al consiglio comunale per le opere che risultano insanabili". Si tratta di almeno una cinquantina di case in prossimità del mare nelle zone di Branco Piccolo, Passo Marinaro e Punta Braccetto. La parte più consistente sarebbe a Branco Piccolo.
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