SANTA CROCE CAMERINA. La Procura di Ragusa incassa il terzo «via libera» sulle indagini per la morte di Loris Stival, il bimbo di otto anni trovato morto in un canalone a Santa Croce Camerina il 29 novembre scorso. Dell’omicidio è accusata Veronica Panarello, la ventiseienne mamma del piccolo Loris. Il collegio della Cassazione presieduto da Arturo Cortese, infatti, ha respinto la richiesta di annullamento dell’ordinanza del Tribunale del Riesame emessa il 3 gennaio scorso mentre il 12 dicembre è stato il gip Claudio Maggioni a convalidare il fermo della signora Panarello scattato la notte dell’8 dicembre dell’anno scorso. Il perno dell’accusa, sostenuta dal procuratore Carmelo Petralia e dal sostituto Marco Rota sono le presunte bugie della mamma di Loris. L’indagata dice di avere accompagnato il figlio a scuola, ma le immagini dei sistemi di videosorveglianza, di Santa Croce Camerina non inquadrano la sua auto vicino l’istituto Falcone-Borsellino. Altri elementi sono le fascette di plastica consegnate alle maestre, compatibili con il legaccio usato per strangolare il bambino. Ricostruzioni che hanno retto al vaglio del Gip, del Tribunale del Riesame e della Suprema Corte di Cassazione.