COMISO. Nei giorni scorsi a Comiso (Ragusa) un giovane migrante in fuga dalla Repubblica Democratica del Congo e oggi ospite del progetto per richiedenti asilo e rifugiati "Farsi prossimo" aveva smarrito il portafoglio con tutti i documenti mentre era nel centro del paese. Il portafoglio, che conteneva tutti i suoi documenti, il permesso di soggiorno, una carta prepagata ed il 'pocket money' di un mese, è però stato stato ritrovato da una donna, V.L., che l'ha consegnato intatto ai carabinieri, che l'hanno a loro volta ridato al giovane.
A rendere nota la vicenda è la Fondazione "San Giovanni Battista". "Vorrei trovare un modo - ha detto il giovane - per ringraziare una signora speciale, perché con un semplice gesto mi ha restituito tanta speranza. Mi ha fatto sentire parte di una comunità. Da questo gesto ho percepito di essere stato accolto e che è possibile per me un percorso di integrazione". "Può sembrare un avvenimento banale - spiega Antonello Licitra, responsabile, per conto della Fondazione San Giovanni Battista del progetto Sprar "Farsi prossimo" - ma non lo è. Il clima che viviamo in questi ultimi mesi nei confronti dei migranti, purtroppo, non è dei migliori. Molti hanno la percezione errata che queste persone in fuga da luoghi in guerra e da persecuzioni terribili siano dei parassiti e rubino le nostre risorse economiche e lavorative. Sperimentare che il senso civico e l'umanità siano ancora vivi fa molto piacere".
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