RAGUSA. Il vescovo di Ragusa Paolo Urso venerdì prossimo compirà 75 anni e il giorno dopo il presule invierà al Papa la lettera delle dimissioni rimettendo il suo mandato, così come prevede il codice di diritto canonico che fissa al 75 anno di età la titolarità dell'ufficio diocesano. Monsignor Paolo Urso è stato nominato vescovo di Ragusa il 16 febbraio 2002.
In occasione della festa di Pasqua il vescovo aveva rivolto alla diocesi un messaggio di fede e speranza: "Desidero ancora una volta annunciarvi con gioia: Cristo è risorto! Il Signore della vita - scrive il presule - era morto, ma ora vivo trionfa! Cristo risorto è la nostra speranza! Lontano da lui c'è solo tristezza e angoscia.
E vi chiedo di proclamare con convinzione: "Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto" e di invocare con fede: 'Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza". Nel contesto dell'anno pastorale dedicato alla speranza, mi piace sottolineare che la morte e la risurrezione di Gesù sono il "cuore della nostra speranza". Senza la fede nel Cristo morto e risorto, "la nostra speranza sarà debole" e "non sarà neppure speranza". Non possiamo infatti dimenticare le parole di san Paolo: Se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Amici miei, noi possiamo sperare perché Cristo è risorto, è veramente risorto!".
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