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Esorcismo a Scicli: "Rispettare le regole"

Nota del vescovo Staglianò attraverso la quale viene lanciata una esortazione per tutelare la privacy

SCICLI. Un'esortazione "a rispettare quanto la Chiesa insegna circa la pratica e le norme che regolano l'esorcismo, a tutelare la privacy di quanti vivono queste vicende dolorose, a salvaguardare la dignità di ogni persona», arriva dalla Curia vescovile di Noto dopo l'allarme scattato lunedì al villaggio Jungi quando, per aiutare un giovane in stato di forte agitazione, è stato chiamato un sacerdote, don Tonino Lorefice parroco della chiesa Madonna di Fatima, il quale è delegato per il ministero dell'esorcismo dal vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò, assieme a don Paolo Gradanti parroco a Ispica. Con la stessa nota, diramata ieri, viaggia «la vicinanza ed il sostegno della Chiesa locale di Noto» ai due sacerdoti. C'è una comunità attonita, frastornata, profondamente impaurita ed impressionata per quanto sta accadendo. I due episodi riconducibili alle altrettante sedute nella chiesa di San Michele, risalenti alle settimane scorse e cadute proprio nelle giornate di sabato quando il centro storico è visitato dai turisti, e l'episodio di lunedì all'interno di un palazzo al villaggio Jungi hanno scosso molti.

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