RAGUSA. I carabinieri di Ragusa hanno arrestato due fratelli e il loro padre per aver rubato 500 chili di arance nelle campagne del Ragusano e per aver picchiato i proprietari del terreno agricolo dove venivano coltivati gli agrumi. Gli arrestati sono i fratelli Angelo e Rosario Calabrese di 22 e 25 anni e il padre Emanuele di 45 anni che dovranno rispondere dei reati di rapina in concorso e di lesioni aggravate ai danni di Paolo e Alessio Ventura.
L'indagine è partita i primi di febbraio, quando ad Acate due agricoltori proprietari di diversi aranceti, padre e figlio, hanno denunciato ai carabinieri di essere stati aggrediti e picchiati selvaggiamente da tre individui che erano stati sorpresi a rubare un ingente quantitativo di arance nei loro terreni, dove si erano introdotti dopo aver divelto la recinzione.
In seguito all'aggressione, il figlio, Alessio Ventura, fu costretto a ricorrere alle cure dei sanitari per la rottura del setto nasale ed altre lesioni, con una prognosi di trenta giorni. Anche il padre, Paolo Ventura, andato in soccorso del figlio, venne percosso dai tre malviventi, che si allontanarono con il carico di oltre 500 chili di arance.
Le indagini, condotte dai Carabinieri della Stazione di Acate, con il supporto di quelli della Compagnia di Vittoria, hanno portato alla identificazione dei tre, che sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare per i reati di rapina e lesioni aggravate in concorso. Gli arrestati sono padre e due figli, tutti con precedenti penali specifici per reati contro la persona e il patrimonio, residenti a Gela. I tre sono finiti ai domiciliari.
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