SCICLI. Tornati per continuare nell'opera di vandalismo che già avevano avviato nelle settimane scorse. Non si sa se siano le stesse persone. Di certo, però, sono ignoti coloro che hanno danneggiato, ancora una volta, la chiesa di San Matteo che sovrasta dall'alto la città di Scicli.
Le prime azioni delittuose ai danni dell'antico tempio settecentesco che sorge sul colle omonimo avevano provocato la rottura dei vetri di alcune finestre ed una «ferita» alle pareti attraverso delle scritte eseguite con bombolette spray. Chi ha agito lo ha fatto in pieno anonimato, sapendo già di poter restare impunito, considerato che il sito è totalmente incustodito.
La nuova azione di vandalismo ha avuto le stesse caratteristiche di quelle precedenti: vetri rotti e muri danneggiati. Un danno non indifferente, visto che i vandali hanno colpito in un sito interamente restaurato sia nella parte interna della chiesa che in quella esterna.
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