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Il Comune di Ragusa alla ricerca degli immobili abusivi

Via libera ad una mappatura della città per costituire una grande banca dati al fine di scovare le utenze fantasma o quelle non «regolari»

RAGUSA. Una grande banca dati per scovare le utenze fantasme e quanti hanno costruito unità immobiliari in maniera assolutamente abusiva. Un unico contenitore, attraverso una mappatura capillare della città, incrociando i dati del catasto e dell’agenzia delle entrate, per avere un censimento certo e reale della città. Un progetto iniziato nel 2010, durante la precedente amministrazione retta da Nello Dipasquale, che sarà messo a punto tra breve.

La società «Lamco» di Latina, attraverso un raggruppamento temporaneo di imprese, ha messo a punto l’intero progetto a costo zero per le casse del Comune. Le spese della progettazione saranno recuperate, in percentuale, dalle utenze fantasma scovate. «È un grande contenitore che ci consentirà di avere, in tempo reale, una visione d’insieme della città — spiega Stefano Martorana, assessore alle Risorse Patrimoniali e al Bilancio —. L’obiettivo è di abbassare la pressione fiscale sui cittadini facendo pagare, di contro, le tasse a tutti. Con questa nuova banca dati ci sarà un censimento di tutte le utenze e delle abitazioni che hanno costruito in aree vincolate in disprezzo delle normative vigenti. Tutte le unità immobiliari saranno passate al setaccio con una vera e propria lente d'ingrandimento. Siamo riusciti, attraverso un sistema ultra moderno — continua Martorana — ad avere una nuova anagrafe immobiliare catastale, tributaria e territoriale del Comune ».

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