AGRIGENTO. Davide Stival è tornato nel carcere di Agrigento per far visita alla moglie Veronica Panarello, detenuta perché accusata di aver ucciso lo scorso 29 novembre il figlio Loris. "Non è cambiato nulla dal primo incontro - dice Daniele Scrofani, avvocato di Davide Stival - la donna ha ribadito quello che ha sempre sostenuto e cioè di aver portato il bambino a scuola, facendo il percorso che ha mostrato alla polizia ed il mio assistito le ha fatto notare le divergenze tra la sua versione e quella delle immagini delle telecamere di videosorveglianza". Sarà l'incidente probatorio, ormai prossimo, a decidere.
Veronica e davide si erano già incontrati il 6 gennaio scorso. In quell'occasione la donna aveva ribadito di «essere innocente» e di avere «accompagnato a scuola Loris», Davide Stival era rimasto ancora con i suoi dubbi: «le immagini delle telecamere dicono un'altra cosa...».
Due ore di ricostruzioni, emozioni e confronto non erano riusciti ad avvicinare marito e moglie. La morte del loro figlio Loris, 8 anni, continua a dividerli, come è avvenuto nel secondo faccia a faccia. Perchè a conclusione dell'incontro, nella sala colloqui del carcere di Agrigento, ognuno dei due è rimasto fermo sulle proprie posizioni. L'incontro era stato organizzato, quella prima volta, e 'blindato' per il giorno dell'Epifania, un festivo che non prevede colloqui familiari per evitare occhi indiscreti, anche di altri detenuti e di loro familiari. L'uomo è uscito dal carcere «scosso dall'incontro» che, al momento, «non è previsto avrà un seguito».
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