MODICA. Tre classi della scuola secondaria della sede distaccata dell'istituto scolastico "Giovanni XXIII", ubicata nel palazzo Azasi, da mesi è senza riscaldamento in aula. La storia è vecchia come racconta il rappresentante di una classe, la terza H, Giuseppe Accardi. «Ho seguito sin dall'inizio dell'anno la problematica - ha detto Accardi - prima per far accendere i riscaldamenti e poi per chiedere un intervento in supporto alle tre classi del plesso che anche dopo l'avvio dell'impianto erano rimaste al freddo per un malfunzionamento dei termosifoni nelle aule. Dopo vari solleciti la dirigente ha acquistato tre stufe per le tre aule. Fin qui nulla di strano ma periodicamente ogni 3 o 4 giorni le stufe non potevano essere usate per un sovraccarico della corrente. Poi martedì dopo una protesta davanti alla scuola, durata poco, mi sono recato dalla dirigente scolastica per avere ulteriori chiarimenti. Cosa che ho ottenuto». Chiarimenti confermati anche dalla dirigente scolastica del plesso, Concetta Spadaro.
«Noi come istituto scolastico - ha detto la Spadaro - in questi mesi abbiamo fatto di tutto per garantire il riscaldamento a tutti. Ma il problema è legato al fatto che condividiamo oltre ai riscaldamenti anche l'impianto elettrico con gli uffici comunali ubicati nel nostro stesso edificio. All'inizio dell'anno scolastico c'era il problema dell'acquisto del gasolio che in accordo con il sindaco abbiamo risolto nell'immediato. Poi nonostante l'avvio dell'impianto abbiamo riscontrato che in tre classi non funzionavano i termosifoni. Non potendo risolvere subito il problema ho deciso di acquistare delle stufe.
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