POZZALLO. «Progetto mammellone» in dirittura d'arrivo? Probabile, ma occorre avere certezza dei fondi. Se la Conferenza di servizio per l’approvazione del progetto di consolidamento dei mammelloni (i massi tondeggianti) del lungomare di Pietrenere, di fronte l’ex colonia marina, sul versante est di Pozzallo, ha infatti una data certa, fissata la scorsa settimana al 30 gennaio prossimo, la raccolta dei fondi per poter provvedere alla sua realizzazione è ancora in itinere.
Il milione e 100mila euro, concesso nel 2008 dal Ministero per l’Ambiente, nell’ambito di un piano di risanamento del territorio e del contrasto all’erosione delle coste, non vincolato in bilancio era stato destinato dalla passata amministrazione ad altri scopi.
A pagare dei fornitori era stato detto, ma di fatto poco si sa, se non che, come hanno affermato in aula i Revisori dei conti del Comune di Pozzallo e l'assessore comunale all'Urbanistica Francesco Ammatuna, ci sono indagini in corso. «Ora se ne sta tentando l’impinguamento» era stato detto in una nota, mentre nel corso della seduta consiliare legata al Bilancio di previsione rispondendo a delle dure accuse mosse da Sel il consigliere Pd Giardina ha dichiarato che non ci sono state «spese allegre» da parte del Comune, anzi «abbiamo messo da parte i fondi per il mammellone, euro dopo euro». Ma manca qualcosa per completare la cifra necessaria.
I revisori a chiusura della seduta hanno voluto precisare che in Bilancio erano già previsti 500 mila euro che e si stava provvedendo a mettere da parte tutta la somma. Intervenendo sulla questione, il funzionario del settore Ragioneria ha allora dichiarato che «da lunedì mattina (la seduta è datata 15 gennaio) si comunicherà il trasferimento di tutte le somme in cassa per ristabilire l'intera cifra». Ma che in così poco tempo, dopo che ci sono voluti per l'attuale amministrazione, 3 anni per arrivare a racimolare mezzo milione, si possano racimolare gli altri 500 mila euro appare difficile.
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