RAGUSA. La Cgil esprime grande preoccupazione con Salvatore Terranova della segreteria confederale e Francesco Maltese, responsabile del Dipartimento Mercato del Lavoro, per la sospensione degli ammortizzatori sociali in deroga. Il sindacato chiede urgentemente un incontro al prefetto Annunziato Vardè. «Infatti il Governo Renzi, ancor prima di ottenere dal Parlamento l'approvazione dei nuovi strumenti alternativi per affrontare efficacemente il disagio sociale e di reddito di chi è stato e viene allontanato dal lavoro - scrivono Terranova e Maltese - ha ritenuto, inopportunamente, di anticipare di due anni l'abrogazione della normativa che disciplina gli ammortizzatori sociali in deroga (ma anche quelli ordinari) che la legge Fornero aveva fissato dal primo gennaio 2017». La Cgil investe il prefetto di una seria problematica che riguarda un nutrito numero di lavoratori espulsi dal mercato del lavoro dalla crisi. Si tratta di almeno 550 unità in Provincia, che, dopo aver beneficiato della misura dell'Aspi, avevano la possibilità di accedere alla mobilità in deroga quale ulteriore strumento di sostegno al reddito, nelle more di poter incrociare la fortuna di un nuovo lavoro. «Il Governo nazionale, con le sue scelte di politiche del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali, unitamente alla difficile situazione economica della Regione Siciliana, ulteriormente aggravata dalla sua inveterata incapacità di programmare bene, sta producendo di fatto l'annientamento di tutte le misure di politica passiva del lavoro, senza che si siano poste in essere efficaci strumenti di politica attiva del lavoro e di investimenti per re-includere nel sistema produttivo quanti hanno disperso il lavoro. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI