CATANIA. Una ricostruzione senza prove, basata su indizi e priva del movente. Per questo l''avvocato Francesco Villardita ha chiesto l'annullamento dell'ordine di carcerazione di Veronica Panarello, la 26enne accusata di avere strangolato con una fascetta e lasciato in un canalone il figlio Loris, di 8 anni, a Santa Croce Camerina il 29 novembre scorso. Il legale non ha presentato subordinate come gli arresti domiciliari. L'udienza al Tribunale del riesame di Catania si terrà il 31 dicembre.
La donna, detenuta nel carcere di Agrigento, è accusata dalla Procura di Ragusa di avere strangolato con delle fascette stringicavo di plastica il figlio e di averne poi gettato il corpicino in un canale di scolo vicino al Mulino Vecchio. A ricostruire il percorso che l'accusa, secondo la Procura, la visione delle immagini di 42 telecamere di sorveglianza fatta da polizia di Stato e carabinieri. L'udienza si terrà a partire dalle 09.30 a porte chiuse.
Vi parteciperanno l'avvocato Francesco Villardita, che assiste la donna, e il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, e il sostituto Marco Rota per la pubblica accusa.
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