COMISO. Un avvocato di Comiso (Ragusa), Francesco Scribano, 39 anni, è stato arrestato dalla polizia dopo che la Cassazione ha reso esecutiva la condanna a 12 anni inflittagli dalla corte d'assise d'appello di Catania per l'omicidio commesso dal legale nel 2010, quando in contrada Giardinello uccise con due colpi d'arma da fuoco un suo cliente, Giuseppe Licitra, raggiunto dai colpi mentre era in macchina. Sulle prime carabinieri e sanitari del 118 avevano pensato a un decesso per incidente stradale. Fu il personale delle pompe funebri, durante la vestizione del morto, che il giorno dopo l'"incidente" si accorse delle ferite d'arma da fuoco. Grazie alla visione delle immagini video e alle testimonianze, furono raccolti elementi a carico di Scribano, che assisteva la vittima in un ricorso per separazione. Il legale confessò il delitto al pm, commesso con una pistola calibro 7,65 di proprietà del padre. Avrebbe ucciso il suo assistito perché si sentiva minacciato. Licitra, a più riprese, aveva criticato l'operato del suo legale, pare gli rimproverasse scarso impegno nella causa di separazione dalla moglie e si era espresso con toni pesanti e minacciosi nei suoi confronti, e nei riguardi della famiglia, della moglie e del figlio dell'avvocato. La sentenza definitiva inerente la separazione era attesa a giorni alla Corte d'Appello di Catania e Licitra temeva un esito negativo. I due si erano dati appuntamento in contrada Giardinello e dopo aver parlato in auto, l'avvocato ha sparato.