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Il nuovo centro per migranti, Scicli si divide

SCICLI. “È meglio evitare ulteriori concentrazioni di immigrati in città”: rompono il silenzio le associazioni Crescere Scicli, Ainlu-kat e Pro. Svi e scrivono così, al prefetto Annunziato Vardè. Nella loro missiva sottolineano la caduta negativa che, a loro parere, avrebbe l'apertura di un centro accoglienza in pieno centro storico. L’impianto, peraltro, è già pronto a partire per iniziativa della locale Opera diaconale della chiesa evangelica metodista che, con i fondi dell'otto per mille della chiesa Valdese, ha lavorato al progetto “Mediterranea hope – La Casa delle culture”.

I tre sodalizi sciclitani sottolineano come “nel centro storico è esistente un'alta concentrazione di extra-comunitari che, con i loro comportamenti stanno arrecando disagi alla collettività anche nella fruizione di spazi pubblici e pertanto è importante evitare l'incremento di situazioni che possano essere dei moltiplicatori di rischi. Pertanto chiediamo che venga effettuata un'approfondita valutazione sulla sostenibilità generale di un'attività di tale specie nel centro storico, con lo scopo di prevenire situazioni di ulteriore disagio collettivo. Non vogliamo togliere nulla, comunque, alla meritoria attività di accoglienza che la chiesa metodista vuole lanciare”.

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