PEDALINO. La morte di Vincenzo Iemolo, 41 anni, che alla guida di un fuoristrada Mitsubishi si è scontrato con l’autocarro Fiat sul quale viaggiava il fratello di 24 anni, rimasto illeso, ha sconvolto Pedalino, paese dove si era trasferito da tre anni. Vincenzo era un uomo giovane, straordinariamente innamorato della moglie, dedito alla famiglia ed al lavoro: poco tempo libero, poca vita sociale, ma tanta simpatia ed affabilità. I pedalinesi avevano imparato a conoscerlo: da quando, tre anni fa, aveva sposato Rosita, anche lei di Pedalino, 30 anni. Si erano conosciuti da poco, era stato amore a prima vista: dopo il matrimonio, i due erano andati ad abitare a Pedalino.
La loro unione era stata rallegrata dalla nascita di un bimbo, che ora ha 2 anni. Nella frazione comisana Vincenzo era arrivato tre anni fa ed in pochi lo conoscono. Ma tutti conoscono Rosita. «Vincenzo si vedeva poco in giro – afferma Gaetano Scollo, consigliere comunale – ma gli volevamo bene. Era un giovane umile, affabile, socievole. Lo incontravo insieme alla moglie Rosita, con cui avevo condiviso tutti gli anni di scuola: le elementari, le medie. Ci salutavamo, parlavamo un po’. È sempre stato molto gentile e disponibile: erano una bella coppia».
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