VITTORIA. Favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione aggravato dall’uso della violenza e minaccia. Di questo dovrà rispondere Nicusor Vlad, romeno di 26 anni, pregiudicato, senza lavoro, arrestato dalla Polizia di Vittoria. L’attività investigativa aveva preso il via nell’agosto dello scorso anno quando una giovanissima donna romena si è recata al Commissariato denunciando di essere costretta, dal suo fidanzato, a dedicarsi alla prostituzione.
Il suo fidanzato "protettore", Vlad Nicusor, consentiva prestazioni solamente ad italiani. Quando a chiamare erano stranieri, in particolare nordafricani, riconosciuti dall’accento, toglieva il telefono alla ragazza e rifiutava la domanda di prestazioni sessuali in malo modo. La tariffa era di 50 euro a rapporto, che saliva a 100 euro qualora l’incontro avesse avuto durata superiore ad un’ora. La donna era obbligata ad effettuare almeno cinque prestazioni al giorno. L’uomo decideva il luogo della consumazione dei rapporti sessuali, talvolta accompagnando la donna in auto quando i rapporti non avvenivano dentro l’abitazione. Era lui che la riforniva di preservativi. Sempre il protettore si intrometteva nelle conversazioni tra la donna ed i “clienti” qualora questi intendevano contrattare il prezzo delle prestazioni sessuali oppure si dimostravano eccessivamente insistenti, negando loro di usufruire dell’attività della fidanzata.
La contrattazione dell’uomo interveniva anche quando era da stabilire una prestazione di gruppo, quando a richiedere la ragazza erano tre, quattro uomini contemporaneamente che pretendevano, in virtù del numero, una riduzione del prezzo per ciascuno di loro. Ed in un’occasione era Vlad che si intrometteva in una conversazione tra la donna ed i clienti per un rapporto sessuale praticato con più uomini che alla fine aveva visto qualcuno non pagare, pertanto minacciava l’interlocutore, l’unico che aveva corrisposto il prezzo pattuito, di rintracciare gli altri che unitamente a lui si erano congiunti con la ragazza perché pagassero il corrispettivo. Il GIP presso il Tribunale di Ragusa accogliendo le richieste della Procura della Repubblica fondate sul corposo fascicolo d’indagini svolte dalla Polizia di Vittoria ha ritenuto la condotta del Vlad idonea ad integrare gli estremi del vero e proprio sfruttamento, dato che, oltre ad organizzare e sovrintendere agli incontri sessuali della donna, il “protettore” ne conseguiva anche il ricavato, traendo dallo stesso i mezzi del proprio sostentamento. Per tali motivi ha applicato a al giovane la misura della custodia cautelare in carcere. La Polizia di Vittoria, dopo lungo appostamento lo ha rintracciato a Scoglitti, dove pare si fosse trasferito di recente e dopo gli adempimenti di rito lo ha trasferito presso la Casa Circondariale di Ragusa. Al vaglio della Polizia è adesso il contenuto di un personal computer trovato in camera da letto, al cui interno è stata trovata, abilmente celata, una videocamera che registrava sull’hard disk. Il sospetto è che venisse impiegata all’insaputa dei “clienti” per riprendere e registrare le scene degli incontri.
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