RAGUSA. La Polizia di Stato ha sottratto un’anziana dai trattamenti disumani dei familiari. Pur all’interno del nucleo familiare la donna viveva in un totale stato di abbandono. È stato un assistente sociale del Comune di Ragusa e segnalare l’episodio alla Squadra Mobile che, in poche, ha identificato i responsabili e li ha denunciati alla Procura della Repubblica per maltrattamenti in famiglia. La donna adesso è “libera” ed è stata affidata ad una struttura sanitaria. L’intervento della Polizia è scattato non appena ricevuta la segnalazione da parte dell’assistente sociale.
Congiuntamente ai servizi sociali del Comune, gli investigatori della Squadra Mobile si sono recati presso l’abitazione “cristallizzando” con foto ed accertamenti tecnici le condizioni nelle quali la donna era costretta a vivere. Pochi metri quadri di casa dove vivevano tre adulti, due minori e l’anziana donna lasciata abbandonata su un letto, mezza nuda ed in condizioni igieniche disumane, stante il fatto che non veniva accompagnata mai in bagno per i bisogni fisiologici.
La Polizia sospetta, ma è tutto da accertare, che i familiari tenessero la donna in casa in quanto beneficiaria di una pensione essendo invalida al 100%. Gli adulti della famiglia non svolgono alcuna attività lavorativa, mentre i minori sono inseriti a scuola ma anche loro hanno già ricevuto “visita” dagli assistenti sociali competenti per valutare la possibilità della perdita della potestà genitoriale con contestuale affido da parte del giudice tutelare.
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