VITTORIA. È stato condannato alla pena di tre anni e quattro mesi di reclusione ed alla pena accessoria di almeno un anno di ricovero in una casa di cura, dopo avere scontato la pena principale il vittoriese G.C., 46 anni, accusato di violenza sessuale sulla nipotina di 5 anni. I fatti risalgono all’ottobre del 2012. La sentenza è stata emessa dalla terza sezione penale della Corte d’Appello (presidente Carolina Tafuri) che ha confernato quella emessa dal giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Ragusa, Giovanni Giampiccolo, al termine del processo con il rito abbreviato, nell’ottobre dell’anno scorso. Anche il procuratore generale Concetta Ledda ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado. In quel procedimento il pm Marco Rota aveva chiesto la condanna dell’uomo alla pena di 5 anni di reclusione con lo sconto di un terzo per la scelta del rito abbreviato ed una seconda riduzione per la semi infermità. L’attenuante è scattata alla luce della perizia del medico specialista, Giuseppe Sapienza, chiamato ad accertare le condizioni di salute mentali dell’indagato nel momento del fatto. Ieri l’avvocato difensore, Danuele Scrofani, ha chiesto una nuova perizia sull’imputato che in passato era stato giudicato totalmente incapace di intendere e di volere. L’uomo si è sempre professato innocente. Dopo il pg ha parlato la parte civile, rappresentata dall’avvocato Santino Garufi.