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Comiso, «Prometteva finti posti di lavoro»: denunciato

COMISO. Un truffatore incallito. Con la classica faccia di bronzo un uomo di 59 anni ha inanellato una serie di truffe, promettendo posti di lavoro "certi", in cambio di denaro. Più d'uno coloro che sono rimasti incagliati nella rete ordita dall'uomo, che già in passato era stato denunciato per truffe analoghe. Gli ultimi episodi, quelli messi a segno ai danni di tre giovani donne e di un altro giovane, papà di un neonato, cui il 24 dicembre scorso, alla vigilia di Natale, aveva promesso un'assunzione in un supermercato della zona, proprio nel periodo delle festività natalizie. L'uomo, che aveva appena perso il lavoro e che aveva un bimbo appena nato, aveva consegnato 100 euro ed aveva atteso, invano, una buona notizia.

Addirittura, il truffatore, quattro giorni dopo, il 28 dicembre, gli aveva chiesto altri 100 euro (che dovevano servire per ipotetici documenti e marche da bollo), sostenendo che la prima banconota consegnata era falsa. Il giovane padre gli consegnava altri 100 euro, ma naturalmente, nessuno gli restituiva la banconota falsa. E, da quel momento, l'uomo non si è fatto più vedere e tra i due ci sono stati solo inutili messaggi telefonici. Ma il truffatore sosteneva che "mai avrebbe tolto il latte di bocca ad un bambino". Solo molti mesi dopo, il 17 settembre il giovane padre si presentava in commissariato per denunciare l'accaduto. Gli agenti, che già conoscevano l'uomo, denunciato un'altra volta per fatti simili, lo hanno denunciato a piede libero. Altre tre giovani donne, infatti, in precedenza, erano state truffate allo stesso modo: il furfante aveva dapprima chiesto 100 euro (insieme a curriculum e fotocopia della carta d'identità, per rendere tutto più credibile), poi ne aveva chiesto altri 30, insieme a due foto tessera, sostenendo che servivano per le divise da utilizzare per il lavoro. Anche in questo caso si era volatilizzato.

Un altro episodio aveva interessato una giovane, anch'essa in cerca di lavoro. A lei il truffatore aveva chiesto 150 euro. I genitori li avevano dato, anche perché l'imbroglione era un lontano parente. Alla fine, anche loro hanno scoperto tutto. Altri giovani, in passato, erano stati contattati ma non erano caduti nella trappola. Ma l'uomo, nonostante le denunce, continua a provarci ancora.

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